La cosiddetta guarigione dell’albero genealogico (d’ora innanzi GAG) non solleva un problema tanto pratico quanto teologico, un problema affrontato da ben due conferenze episcopali: mentre la CEF (Conferenza episcopale francese) ha pubblicato una Nota dottrinale nel gennaio 2007, la CEP (Conferenza episcopale polacca) ha espresso una Opinione teologica della Commissione per la dottrina della fede nell’ottobre 2015.
Così la CEP presenta i due fautori più noti di tale pratica: «Kenneth McAll[1] (1910-2001), medico terapeuta e missionario anglicano, nato in Cina, ha studiato medicina a Edimburgo nel Regno Unito. Sotto l’influsso del pensiero cinese è giunto alla conclusione che esiste un legame tra alcune malattie e le forze del male. Nella terapia univa la conoscenza delle tradizioni d’Oriente e la pratica medica. È giunto alla conclusione che gli spiriti degli antenati svolgono un ruolo significativo nelle malattie somatiche dei discendenti. Il dr. Kenneth McAll soffriva di un disturbo mentale. Il suo lavoro ha dato inizio alla ricerca sulla guarigione nelle generazioni passate. A lui si richiama p. Robert De Grandis SSJ», autore, tra gli altri, di La guarigione dell’albero genealogico nonché P. J. Hampsch cmf (La guarigione delle vostre radici familiari).
Un articolo di Padre François Dermine, Presidente Nazionale del GRIS.