Carta dei diritti del malato cronico in evoluzione di malattia (Rev. 3/99)
Questa “Carta” nasce nella Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” dell’Università Cattolica del S. Cuore da una iniziale esigenza dell’Unità di Cura Continuativa dell’Associazione “Romanini”, la quale si è confrontata con l’Istituto di Bioetica, e successivamente si è arricchita dell’apporto dell’Unità di Terapia Domiciliare per i malati di AIDS.
Ho il diritto di:
essere considerato come persona e con la mia dignità riconosciuta fino al termine naturale della vita;
essere sollevato dal dolore fisico e da altri tipi di sofferenza;
ricevere risposte veritiere alle mie domande;
attendermi tutte le necessarie cure mediche ed infermieristiche, anche quando la finalità sia solo quella del conforto;
ricevere interventi proporzionati alla mia situazione clinica, senza accanimento e senza abbandono terapeutico;
essere preso in cura da persone competenti, sensibili e affettuose, disponibili a comprendere tutti i miei bisogni, aiutandomi sino alla fine;
partecipare alle decisioni che riguardano l’assistenza alla mia persona dopo aver ricevuto tutte le informazioni e le spiegazioni che richiedo;
riflettere e approfondire le mie esperienze spirituali e religiose, anche con l’aiuto di chi mi circonda;
conservare sempre la speranza ed essere curato da chi possa dare un senso di speranza;
esprimere apertamente i miei sentimenti e le mie emozioni per l’avvicinarsi della morte;
avere aiuto per i miei familiari affinché possano affrontare ed accettare la mia morte;
non essere lasciato solo e di morire in pace, con dignità, secondo i principi della mia religione, nel luogo a me familiare.