Anima Universale o Nuova Gerusalemme o Cristo nell’Uomo

Fondatore
Roberto Casarin, veggente e taumaturgo, di origine veneta (nato nel 1963), ma residente a Leinì in provincia di Torino. Di cultura media, Casarin attira proprio per l’apparente semplicità e “naturalezza” delle sue idee sincretiste (mescolanza di varie religioni anche se tra loro contraddittorie). Già negli anni Settanta mette a rumore il mondo ecclesiastico torinese, fondando l’Associazione “Cristo nell’Uomo”. Partito da posizioni cattoliche, ben presto viene a trovarsi fuori dalla Chiesa, poiché porta “nuove rivelazioni” incompatibili con l’insegnamento cattolico trasmesso dagli apostoli.

Dottrina
L’insegnamento di R. Casarin è di matrice cristiana cattolica, ma con influssi orientali: “Nostro malgrado siamo costretti talvolta ad usare come riferimento, per esplicare le nostre idee, il contesto culturale e religioso prevalente in questa società”.
Gesù non è l’unico salvatore: nei suoi riti si invocano indifferentemente Cristo, Buddha e Gandhi. Egli fa molti riferimenti al Vangelo e a san Francesco, citato come presunto esempio di rifiuto dell’autorità ecclesiastica, e come sostenitore di idee panteistiche (Dio si identifica con la natura): “Ha adorato Dio e lo ha celebrato attraverso la natura (fuoco, terra, aria, acqua: i 4 elementi) e in se stesso sfatando, con le sante stimmate, quelle regole che dicono per tradizione che il Sacerdote è tale solo se un altro uomo gliene concede il potere”.
Casarin è convinto che la conoscenza è l’unico veicolo di sacralità e di verità: “Essere sacerdote per coscienza non significa avere l’approvazione di un potere religioso gerarchico, ma significa avere la conoscenza e ciò che ne consegue nella vita interiore per scegliere di consacrarsi a Dio, l’artefice di qualunque rito”. Ne emerge una chiara tendenza neo-gnostica, anche se di natura più essoterica che esoterica, priva cioè di quel carattere misterico, proprio dello gnosticismo classico, ma più popolare e divulgativo. Evidenti sono anche gli influssi di origine orientale, buddisti e induisti in particolare: si veda, per esempio, la visione panteistica della realtà, la dottrina del karma e della reincarnazione.
I riti all’apparenza sono uguali o simili a quelli cristiani; le citazioni evangeliche e i riferimenti alla vita di Gesù o dei santi (ma deformati e stravolti), i segni esterni adottati nella celebrazione di “sacramenti” e benedizioni, dalla lavanda dei piedi alla ‘benedizione’ di uova, frutta, verdura, ecc. Sotto una simbologia tipicamente cristiana, mescolano e celano concezioni panteiste orientaleggianti: “Il sacerdote attraverso gesti visibili evoca energie già esistenti in natura”; il battesimo sarebbe un rito di purificazione karmica.
Quanto alla prassi, facciamo notare che, sotto una parvenza di moralismo, si nasconde tra l’altro l’accettazione dell’omosessualità: “Siamo contro la pornografia, la prostituzione,… mai e poi mai saremo contro l’uomo che ama l’uomo”.
L’organizzazione è molto attiva. C’è un corpo di propaganda “missionaria” che ha adottato l’efficace tecnica dell’annuncio e proselitismo ‘porta a porta”, e un corpo di controllo di sorveglianti per rassicurare i dubbiosi, tentati di ripensamento circa le scelte operate.

Punto di vista cristiano
Prassi, terminologia, iconografia, ritualità, dottrina del movimento “Cristo nell’uomo” o “Nuova Gerusalemme” o “Anima Universale” possono facilmente trarre in inganno chi vi si accosta con superficialità e irenisticamente, tanto più se sprovveduto di cultura biblico-teologica (o anche semplicemente catechistica) e storica. Nonostante l’apparenza cattolica, realtà è decisamente diversa. Punti forti e basilari sono la conoscenza del singolo come unico riferimento, la visione panteistica della realtà, un astratto “amore universale” quale unica religione.
Quali sono le basi delle “novità” introdotte da R. Casarin? Egli si presenta come latore di nuove rivelazioni. A questo proposito, dobbiamo distinguere tra rivelazioni “private” e “nuove” rivelazioni. Le prime possono trovare posto all’interno della Chiesa Cattolica, e non essere in contrasto con la sua dottrina, cioè con la rivelazione pubblica che ha la Bibbia come base. Tali sono per esempio i messaggi delle apparizioni di Lourdes. Comunque, le rivelazioni private, anche quando sono approvate dalla Chiesa, non sono mai strettamente vincolanti per i cattolici. Le “nuove” rivelazioni invece si presentano come novità rispetto a ciò che Gesù ha già rivelato. La Chiesa non può accettare questo tipo di rivelazione: chi le segue finisce fatalmente in una Nuova Religione, com’è appunto quella di cui stiamo parlando.
In realtà ci sono in questa dottrina punti non conciliabili col cristianesimo apostolico. C’è pure lo stravolgimento della persona di Gesù Cristo che, oltre ad essere invocato alla stessa stregua di Buddha o Gandhi, è dichiarato di natura fisica bisessuata.
Il fondamento della fede cristiana è l’incontro con Gesù, Figlio di Dio e unico Salvatore. Invece per Roberto Casarin il fondamento consiste in una conoscenza che abilita a percorrere una propria strada, in cui ognuno può esercitare il sacerdozio. In questa dottrina manca la linea di successione apostolica, e l’idea di sacramenti affidati da Gesù Cristo alla Chiesa.
Il tema delle “energie” cosmiche confonde, come di frequente nella nuova religiosità, piano fisico e piano metafisico. Il battesimo sarebbe un rito di purificazione karmica. Il sacerdozio secondo lui è estraneo alla successione apostolica e al conferimento dell’Ordine sacro, perché per «essere sacerdote per coscienza » basta avere la «conoscenza ». L’idea stessa di karma (secondo cui tutto si paga attraverso successive reincarnazioni), ci porta completamente fuori dall’orizzonte cristiano, perché essa renderebbe superflua la redenzione operata da Gesù Cristo.
R. Casarin stravolge la figura di S. Francesco dal punto di vista storico. Non è affatto vero che il Poverello d’Assisi abbia rifiutato l’autorità ecclesiastica: ne fu anzi un convinto propugnatore, con l’esempio e con la sua Regola. È falso che Francesco fosse panteista: non adorava il sole ma ne lodava il Creatore: «Laudato si’, mi’ Signore, cum tutte le tue creature / spezialmente messer lo frate sole… / et ellu è bellu e radiante cum grande splendore / de te, Altissimo, porta significazione». E poi: cosa c’entrano le stimmate col sacerdozio? Oltretutto Francesco d’Assisi fu semplice diacono, non pretese mai di di esercitare il sacedozio, e raccomandò di avere grande rispetto per i sacerdoti consacrati dal vescovo.
In sostanza quello di R. Casarin è un movimento sincretistico, cioè una mescolanza con elementi estranei e contrari al cristianesimo, panteistici, neognostici, esoterici, e si caratterizza per il rifiuto di ogni impostazione dogmatica e gerarchica (esclusa la propria) e per un semplicistico irenismo

La posizione della Chiesa Cattolica
L’autorità ecclesiatica ha preso posizione per chiarire il proprio punto di vista, e mettere in guardia i cristiani che vogliono restare fedeli al credo dei loro padri.
L’arcivescovo di Torino Giovanni Saldarini, pubblicava in data 21 marzo 1990 una nota, in cui, rifacendosi al suo predecessore card. Ballestrero, tra l’altro ribadiva che:
« Il signor Roberto Casarin non ha ricevuto alcun ordine sacro, e neppure alcun ministero istituito che lo autorizzino a presiedere celebrazioni o a impartire benedizioni.
« L’Associazione “Cristo nell’uomo” non è un’associazione ecclesiale, perché non riconosciuta dall’ autorità ecclesiastica…
« In particolare non è autorizzata, nell’ambito dell’arcidiocesi, la celebrazione dell’Eucaristia e degli altri Sacramenti in luoghi sacri, e tanto meno in altri luoghi, in occasione di raduni facenti riferimento alla persona di Roberto Casarin e alla Associazione suddetta».
Un’analoga dichiarazione è stata emanata il 2 dicembre 1992 dal Vicario generale della curia di Vicenza, nella cui diocesi il Movimento ha vari seguaci.

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