Chiesa Messianica Mondiale d’Italia (Sekai Kyusei-Kyo di Meishu-Sama)

Cenni storici
Il giapponese Mokichi Okada (1882-1955), chiamato dai seguaci MEISHU-SAMA, in seguito al terremoto del 1923, abbandona l’ateismo giovanile e diventa seguace della nuova religione Oomoto.
– 1926: si sente posseduto da uno spirito divino, Kannon, il grande bodhisattva buddhista della misericordia, e comincia a ricevere una serie di comunicazioni spirituali.
Il 15 giugno 1931 gli vien rivelato che in quel giorno preciso è iniziata un’epoca nuova. Egli comincia a «trasmettere la luce» con diversi metodi, precursori dell’attuale johrei.
– 1934: abbandona la religione Oomoto. Nel 1935 fonda la religione Dai Nihon Kannon Kai.
Dal 1940 lancia l’«agricoltura naturale», a cui fanno seguito i «paradisi» – realizzazioni in miniatura delle città dell’Età Nuova – di Atami e di Hakone, quindi di altre città.
– 1950: la sua religione cambia il nome in Sekai Kyusei-kyo=Chiesa della Messianità Mondiale.
– 1953: inizia la sua missione americana e si sviluppa successivamente in America Latina.
– 1955: Meishu-Sama muore. Scoppia una controversia tra due gruppi chiamati Shinsei («Nuova Nascita») e Saiken («Ricostruzione»), guidati rispettivamente dai reverendi Matsumoto e Nakano, entrambi pretendenti al titolo di presidente della Chiesa. La vicenda è stata portata davanti ai tribunali giapponesi, che nel febbraio 1988 hanno dato ragione alla fazione Shinsei.

Oltre a questo e ad altri scismi, si è sviluppata una «zona libera» dalle istituzioni fondate da Okada, pur richiamandosi al suo insegnamento, dove si pratica la «trasmissione della luce» johrei (un nome ormai familiare anche fuori del Giappone, nell’ambiente della controcultura americana).

Dottrine e organizzazione
« Noi messianici crediamo in Dio, Creatore dell’Universo. Crediamo che, fin dall’inizio della Creazione, l’obiettivo di Dio sia stato quello di instaurare il Cielo sulla Terra, e che abbia agito continuamente per concretizzare tale obiettivo. A tal fine, fece dell’essere umano il Suo strumento per servire il benessere dell’umanità, assoggettando a lui tutte le altre creature e cose. Crediamo, pertanto, che la storia umana del passato costituisca tappe preparatorie, scalini per raggiungere il Cielo sulla Terra. In ogni epoca, Dio invia il Suo messaggero e le religioni necessarie, ognuno con la sua missione.

« Crediamo che, al giorno d’oggi, mentre il mondo vaga in una situazione così caotica, Dio abbia mandato il Maestro Meishu-Sama, fondatore della Chiesa Messianica Mondiale, con la suprema missione di realizzare il Suo sacro obiettivo di salvare tutta l’umanità. Di conseguenza, mirando alla concretizzazione del Mondo Ideale, di pace eterna, perfettamente consolidato nella Verità-Bene-Bello, ci impegniamo a fare sempre il meglio, eliminando la malattia, la povertà e i conflitti, le tre grandi disgrazie che devastano questo mondo» (Le Fondamenta del Paradiso, p. 128).

La cosmologia della Chiesa della Messianità Mondiale descrive vari piani: 1) al vertice si trova Dio; 2) immediatamente più in basso i «grandi spiriti» che collaborano con lui nell’amministrazione del mondo; 3) ancora più sotto gli spiriti di tutti i defunti, a loro volta disposti su piani diversi. Di fronte a Dio si trova lo yukon («anima mistica»), una sorta di «doppio» nel mondo spirituale di ogni anima presente sulla terra, che sale o scende attraverso i vari piani a seconda del progresso dell’individuo a cui corrisponde e per il quale fa da intermediario per la comunicazione con Dio. L’uomo, in aggiunta al corpo, ha due anime: una primaria, di origine divina, e una secondaria, sorgente del desiderio e delle passioni inferiori. L’anima primaria è in contatto con uno «spirito custode» (in genere lo spirito di un antenato); l’anima secondaria può facilmente entrare in rapporto con spiriti maligni. Ogni uomo, inoltre, è legato ai suoi simili da «corde spirituali» invisibili (la più importante è quella che lega marito e moglie) ed è circondato da un’aura (un concetto familiare anche nell’occultismo occidentale) tanto più brillante quanto più la salute fisica e spirituale dell’individuo è buona. Intorno all’uomo si accumulano vari tipi di impurità, sotto forma di «nubi» (che ostacolano il contatto con il proprio yukon e con Dio); e di «tossine» (responsabili di tutta una serie di mali) da cui occorre purificarsi.
Il corpo materiale dell’uomo vive nel Mondo Materiale e lo spirito nel Mondo Spirituale. Così, la situazione del Mondo Spirituale influisce sullo spirito e si riflette sul corpo, in modo tale che il destino dell’uomo ha la sua origine dal Mondo Spirituale.
Il Mondo Spirituale è diviso su piani: Superiore, Medio e Inferiore. Ogni piano è costituito da tre livelli, e ogni livello si suddivide in venti ordini. In totale, sono centottanta ordini, più uno – al di sopra di tutti – ccupato da Dio. Abbiamo, dunque, centottantuno ordini. Qualsiasi entità, per quanto elevata, si trova in uno dei centottanta ordini. Questa spiegazione si basa sul senso verticale. Orizzontalmente, l’estensione di ogni piano cambia nel senso dell’Inferno fino al Cielo.
Supponiamo che uno spirito si trovi nel livello inferiore del Piano Inferiore; ciò significa che egli si trova in fondo all’Inferno. Siccome in questo luogo la sofferenza dello spirito è molto intensa, vi è un terribile riflesso sul corpo fisico, che comincia a essere spaventosamente tormentato. Al livello medio del Piano Inferiore, il riflesso è meno dannoso. La sofferenza è minore, più sopportabile. E così via. Le sofferenze variano secondo la posizione dello spirito nei diversi ordini del Mondo Spirituale.
Quando si oltrepassano i sessanta ordini del Piano Inferiore, si arriva al Piano Medio, che corrisponde alla vita sulla Terra. Sopra al Piano Medio, c’è il Piano Superiore, il Regno dei Cieli, dove si trovano gli angeli e in cui si può godere a una vita di felicità.
Dunque la posizione in cui si trova lo spirito di una persona si riflette sul suo destino. « Perciò dobbiamo fare uno sforzo per elevare il nostro livello spirituale, cioè ridurre le nostre sofferenze e, proporzionalmente, aumentare la nostra felicità » (p. 89).
Dopo la morte, l’uomo ritorna nel mondo spirituale, e prende posto nel piano che corrisponde al suo grado di purezza. Dopo il numero di anni necessario per la sua ulteriore purificazione, ritorna in un corpo fisico (reincarnazione). Se ha un forte attaccamento alla terra, può «forzare» una reincarnazione prima del tempo; ma questo comporta tutta una serie di conseguenze sfavorevoli.
Gli spiriti dei defunti (in particolare degli antenati), e anche gli spiriti maligni, possono manifestarsi nei viventi, richiedendo l’intervento della luce divina tramite la pratica del johrei. Viviamo, infatti, alla vigilia dell’Epoca Nuova, l’Epoca Messianica in cui la luce divina interviene per trasformare il mondo. Dopo anni di preparazione, la luce ha cominciato a scendere dal Cielo nell’anno 1881; e dal 1931 è a disposizione degli uomini tramite Meishu-Sama, il fondatore, che -divinizzato – continua il suo ministero a favore dell’umanità.

Per profittare della Luce e preparare l’Epoca Nuova, gli uomini hanno a disposizione tre mezzi principali: 1) il johrei, 2) l’agricoltura naturale, 3) la «consapevolezza della bellezza».

1) Il johrei è un semplice rituale in cui a vari punti del corpo umano viene trasmessa una «luce» che tutti (membri o no della Chiesa) possono ricevere e che può essere trasmessa da chi abbia seguito un corso di sei conferenze e ricevuto il «Sacro Punto Focale», un pezzo di carta su cui è scritta la parola hikari («luce»), che dovrà portare su di sé. Negli ultimi anni la Chiesa ha insistito nel dire che il johrei – amministrato facendo passare la luce di Dio attraverso la mano di chi la trasmette, stesa in direzione di chi la riceve – ha effetti spirituali più che di guarigione fisica delle malattie, e ha incitato i suoi membri a non attaccare la medicina ufficiale. Alla luce divina si collegano anche la preghiera Amatsu Norito – ritenuta particolarmente potente – e l’uso di un quadro o stendardo con la parola sacra komyo, che significa pure «luce».

2) L’agricoltura naturale, che ha suscitato grande interesse negli Stati Uniti, si basa sul rifiuto di qualsiasi fertilizzante e sul rispetto dei cicli propri della terra e delle piante, a cui viene regolarmente amministrato il johrei.

 3) La consapevolezza della bellezza, che preannuncia l’Età Nuova, si esprime nella costruzione di «paradisi» – giardini giapponesi, ma con apporti occidentali – che costituiscono il simbolo più caratteristico della Chiesa della Messianità Mondiale.

Scopo finale: ricostruzione del paradiso terrestre
« La Chiesa Messianica Mondiale ha lo scopo di costruire il Paradiso Terrestre, creando e diffondendo una civiltà religiosa che si sviluppi di pari passo con il progresso materiale.
Non c’è dubbio che “Paradiso Terrestre” è un’espressione che si riferisce al mondo ideale, in cui non esistono malattie né povertà né conflitti. Il “Mondo di Miroku”, annunciato da Buddha, l’arrivo del “Regno dei Cieli”, profetizzato da Cristo, l’ “Agricoltura Giusta”, proclamata da Nitiren e il “Padiglione della Dolcezza”, ideato dalla Chiesa Tenri-kyo, hanno lo stesso significato. La differenza è che non è mai stato detto quando tutto ciò si realizzerà. Ma io sono arrivato alla conclusione che il momento si sta avvicinando. E che cosa significa ciò? È l’ora della “Distruzione della Legge”, prevista da Buddha, e della “Fine del Mondo” o del “Giudizio Universale”, profetizzati da Cristo.
Sarebbe una bellezza se il Paradiso Terrestre potesse essere realizzato senza che ciò portasse dei problemi per l’umanità. Prima, però, è indispensabile distruggere il vecchio mondo cui apparteniamo. Per costruire il nuovo edificio, si deve buttar giù l’edificio vecchio e pulire il terreno. Dio salverà ciò che potrà essere riutilizzato e la selezione verrà fatta da Lui.
Ecco la ragione per cui è importante che l’uomo si renda utile per il mondo dell’avvenire.
Superare la grande fase di transizione significa essere promosso all’esame divino, e la Fede è l’unica strada per ottenere la promozione. I requisiti per superare questa fase sono i seguenti:

a) divenire un uomo veramente sano, e non soltanto nell’apparenza;

b) divenire un uomo che si è liberato dalla povertà;

c) divenire un uomo di pace, che odia il conflitto.

Dio salverà quelli che avranno questi tre grandi requisiti e se ne servirà come esseri preziosi, nel mondo che sorgerà. Certo non v’è discordanza fra i disegni di Dio e gli ideali degli esseri umani. Dunque, ci sarà una via che consente di mettere in pratica le condizioni richieste. Ma come potremo ottenerle? La nostra Chiesa ha l’obiettivo di orientare le persone e di trasmettere loro la Grazia Divina, rendendo possibile la realizzazione di tali condizioni » (Le Fondamenta del Paradiso, pp. 11-12).

« “Paradiso Terrestre” è un’espressione dal suono molto gradevole. Non ce n’è nessun’altra che ispiri più Luce e Speranza. La maggior parte delle persone, però, crede che il Paradiso Terrestre sia un’utopia, qualcosa che non può divenire realtà. Da parte mia credo al suo arrivo e lo sento molto vicino. Meditiamo sul grande ammonimento della Bibbia: “Pentitevi, perché è arrivato il Regno dei Cieli”. Ci sembra impossibile che il grande fondatore del potente Cristianesimo, che ha influenzato la metà del mondo, abbia detto parole senza fondamento.

È normale che tutti vogliano sapere cos’è il Paradiso Terrestre. Ve lo descriverò facendo ricorso all’immaginazione. Il Paradiso Terrestre può essere inteso come il Mondo dei Felici. Sarà un mondo di alta civiltà, senza malattie, miserie e conflitti. Sta a noi, dunque, trovare il modo di attenuare la sofferenza e trasformare in paradiso questo mondo pieno di mali.In primo luogo dobbiamo trovare il modo di eliminare la malattia poiché, fra le tre grandi disgrazie che abbiamo citato, essa è la principale. In seguito, dobbiamo vincere la povertà, la cui prima causa è la malattia; i pensieri sbagliati, i difetti politici e la deficiente organizzazione sociale sono cause secondarie. La tendenza al conflitto è causata dallo stato selvaggio da cui l’umanità non è ancora riuscita a liberarsi. Dunque, è essenziale eliminare le tre grandi disgrazie » (pp. 12-13).

Johrei
« Lo scopo della Religione è quello di eliminare gli errori e incentivare la pratica delle virtù. Questa pratica, però è veramente possibile soltanto quando le impurità spirituali siano eliminate. Quando lo spirito è purificato, cesseranno gli atti riprovevoli e la persona diverrà onorata, utile al suo ambiente sociale e a tutta l’umanità.
Le prediche sono procedimenti purificatori che agiscono attraverso l’organo dell’udito. I libri sacri, come la Bibbia, i “sutra” buddhisti e gli insegnamenti di diverse religioni agiscono attraverso la vista e lo spirito delle parole. Anche la Chiesa Messianica Mondiale usa questi mezzi, ma possiede inoltre il processo purificatore chiamato “Johrei ” .
Il Johrei non mira a curare malattie; è, piuttosto, un metodo per creare la felicità. Non può avere per scopo la cura delle malattie, perché esse sono forme di purificazione; il suo scopo è quello d’eliminare le impurità dello spirito. Il risultato dell’eliminazione di queste impurità è l’estinzione delle sofferenze umane. Ho l’abitudine d’insegnare che la malattia, la povertà e i conflitti sono processi purificatori. La malattia è il principale, perché colpisce la base stessa della vita. Quando riusciremo a vincerla, risolveremo anche il problema della povertà e dei conflitti. Dunque, la base della felicità è l’eliminazione delle impurità spirituali. Il Johrei è il metodo più semplice e infallibile per estirparle. È quindi evidente che esso non mira alla malattia stessa, ma alle sue cause» (Le Fondamenta del Paradiso, pp. 88-89).

Punto di vista cristiano
Ci troviamo di fronte a una religione notevolmente diversa rispetto al cristianesimo.
Secondo Meishu-Sama, le religioni hanno avuto una funzione essenziale per evitare che il mondo venisse distrutto dal maligno. Ma ormai esse – cristianesimo compreso – sono inadeguate. La Chiesa Messianica Mondiale si propone come Ultrareligione, come Chiesa onnicomprensiva: «Ho sempre affermato che la Chiesa Messianica Mondiale comprende il Cristianesimo, lo Scintoismo, il Buddismo, il Confucianesimo, la Filosofia, la Scienza, l’Arte; insomma, tutte le espressioni della cultura… Logicamente, come il nome stesso dimostra, la nostra Chiesa ha come scopo quello intraprendere la grandiosa opera della Salvezza del Mondo » (Le Fondamenta del Paradiso, pp. 136-137).

Si tratta di una religione millenaristica. È fondamentale, in questa religione, il concetto di cambiamento radicale dell’uomo e della società. Tutto deve cambiare, per ricostituire il paradiso terrestre, con totale eliminazione di povertà, malattie, e conflitti. La salvezza passa attraverso la pratica magica del Johrei, oltre che attraverso un rinnovamento etico. Evidentemente non c’è spazio per la salvezza che viene da Gesù Cristo.
Un altro punto importante di differenza tra Chiesa Messianica e Cristianesimo, è la dottrina della reincarnazione, inaccettabile dal punto di vista cristiano.
Si tratta quindi una religione sincretistica, anzi, di una religione-cupola che intende abbracciare e nello stesso tempo superare tutte le religioni storiche.
Evidentemente chi vi aderisce si pone fuori del cristianesimo. La sua rivelazione prescinde dalla Bibbia e da Gesù Cristo. Di conseguenza nega i punti qualificanti della fede cristiana: la dottrina su Dio, sulla Chiesa e sulla salvezza.

Bibliografia
Meishu-sama, Le Fondamenta del Paradiso I-II, Ed. Chiesa Messianica Mondiale d’Italia, Roma 1993, 209 pp.
Introvigne Massimo, Le Nuove Religioni, Sugarco Milano 1989, pp. 346-348.
Introvigne Massimo, Sûkyô Mahikari, LDC, 1999 (un’ottima inquadratura alle pp. 9-18).

condividi su