Nell’espressione “fenomeni straordinari”, abbiamo voluto includere tutti quei fenomeni insoliti e sconcertanti che sfuggono apparentemente alle leggi naturali o, per lo meno, a una spiegazione razionale. Circa tali fenomeni, la confusione, già enorme di per sé, viene ulteriormente aggravata e alimentata dalla corrente New Age che, ovviamente, non dispone degli strumenti concettuali per stabilire l’indispensabile distinzione tra le categorie di paranormale, preternaturale e soprannaturale. Da qui la confusione tra lo straordinario che luccica e il soprannaturale che nutre, e da qui soprattutto l’assenza del cosiddetto “discernimento degli spiriti”.
Proprio per ovviare a tale confusione, si è creduto opportuno riportare un testo di Silvano Fasol che affronta in maniera sintetica e articolata queste tematiche, e che offre a chi lo desidera dei criteri di discernimento di primissima mano. Il titolo originale del testo è: Paranormale, preternaturale e soprannaturale – confronto e problemi. La sua pubblicazione ci offre anche la possibilità di rendere omaggio a un valido collaboratore del GRIS che così viene presentato dal figlio Antonio:
«Silvano Fasol, nasce a Verona nel 1929 e muore prematuramente nel 1999. Fin dalla giovane età si dimostra interessato alle tematiche religiose, oltre che storiche e scientifiche (creazionismo ed evoluzionismo), con particolare riferimento alla sociologia (e statistica) religiosa, alle quali dedicherà oltre quarant’anni di studio e ricerche personali.
Tali interessi, scaturiti ed alimentati da una fede vissuta e da un intenso amore per la Chiesa cattolica, lo portano a stabilire contatti ed acquisire documentazione presso i maggiori studiosi a livello internazionale, fino ad occuparsi, negli anni 90, più specificatamente delle tematiche relative al paranormale e ai fenomeni mistici in genere, delle quali il presente lavoro costituisce una sintesi organica. Risale a tale periodo la sua collaborazione al GRIS, con specializzazione nell’ambito del para/sopra/preternaturale (realizza, tra l’altro, uno studio comparato su Sai Baba), e in particolare al GRIS Verona (dove il figlio Antonio continua tuttora l’impegno pastorale e di ricerca)».